Volendo effettuare sezioni di un tessuto senza fissarlo chimicamente, è possibile rendere duro il tessuto con il freddo e poi eseguire le sezioni con un particolare microtomo detto criostato. Il criostato è un microtomo contenuto all’interno di una cella frigorifera. Con questa guida ti spiegherò come preparare un tessuto per affettarlo al criostato.
Per affettare un tessuto al criostato è necessario che tu proceda per prima alla criofissazione del tessuto. Per congelare i campioni adopera azoto liquido e isopentano. Metti l’isopentano in un recipiente e raffreddalo immergendo il recipiente nell’azoto liquido. Attendi che l’isopentano si raffreddi monitorandone il colore: l’isopentano infatti diventerà biancastro e filamentoso. Poni il campione su un supporto metallico contenete una goccia di mezzo di montaggio come l’OCT.
L’OCT è una soluzione acquosa di alcool polivinilico e polietilenglicole sostanza che consente l’aderenza del campione al supporto e che favorisce il taglio. Aiutandoti con delle pinze immergi il supporto metallico nell’isopentano freddo per circa 30 secondi. Fai molta attenzione a non far cadere il supporto. A questo punto immergi subito il campione in azoto liquido e conservalo a -80°C. Criofissato il tessuto, puoi ora procedere ad affettarlo al criostato. Il criostato è un microtomo rotativo situato all’interno di una camera refrigerata con temperatura regolabile fino a –40°C e che ti consentirà di ottenere sezioni di 5 mm.
La camera refrigerata è illuminata e chiusa da uno sportello che ti permetterà di mantenere costante la temperatura interna. Anche col criostato puoi adoperare lame fisse o monouso. Ti consiglio di conservare sia le lame che i pennelli all’interno della camera refrigerata così da non attendere inutilmente il loro raffreddamento. Monta il supportino nel suo alloggio e procedi ad affettare. Ottenute le sezioni, distendile con l’aiuto di un pennellino sottile.
Appoggia il vetrino portaoggetti alla sezione e grazie alla differenza di temperatura la sezione aderirà immediatamente al vetrino. Puoi conservare le sezioni a 4°C fino ad un mese, sebbene sia meglio utilizzarle il prima possibile. La rapidità di congelamento e la bassa temperatura non provocano danni né alle strutture antigeniche né alla loro architettura, ti consiglio pertanto di adoperare questa tecnica quando vorrai effettuare indagini di natura istochimica.