Il destino degli ombrelli è per lo più infausto. Non esiste persona al mondo che non abbia dimenticato il proprio ombrello sul pullman, in un negozio o chissà dove, almeno una volta nella vita; diciamo la verità capita anche alle perone più attente e scrupolose.
E poi con quanta facilità si rompono? Spesso durano il tempo di una pioggia, a volte li rompiamo quando li mettiamo nel loro fodero o nel porta ombrelli.
Tutto ciò accade perché si preferisce acquistare ombrelli di media – bassa qualità; o forse è il contrario? Questo non è ancora ben chiaro ma una cosa è certa ed è che stiamo vivendo un epoca nella quale l’usa e getta e il consumismo sfrenato non sono più possibili sia in termini economici che in termini di tutela dell’ambiente. Impariamo dunque a riparare i guasti più semplici e a riciclare come pezzi di ricambio quelli irreparabili.
Gli ombrelli, per fortuna, funzionano attraverso un meccanismo molto semplice di leve che stendono il tessuto impermeabile, tale sistema si aziona, lì dove e presente, attraverso un bottone meccanico posto nella parte centrale del manico.
ASTICELLE PIGATE: questo è uno dei anni più comuni ed anche il più semplice da sistemare. È sufficiente raddrizzare le asticelle una ad una, aiutandosi con una pinza; l’unica attenzione è da rivolgere alla forza con cui si usa la pinza per evitare che l’asta si spezzi.
ASTICELLE ROTTE: Un po’ più complicata è la riparazione delle aste rotte; se è questo il caso servirà un fil di ferro ed un’asta di ferro ricavata o da una gruccia o da un altro ombrello rotto. Sostituite la stecca e legata con il fil di ferro.
GIUNTURE ROTTE: se le asticelle sono sane ma le giunture sono invece rotte, fate passare il filo di ferro più volte attraverso i fori delle stecche avvolgendolo verso l’esterno.
TELO STACCATO: il telo è attaccato allo scheletro dell’ombrello attraverso le asole e delle leggere cuciture a metà delle stecche. Di solito sono le asole che si scuciono più di frequente, per ripararle basterà usare del semplice cotone e un ago sottile.
LINGUETTA INCASTRATA: facendo molta attenzione a non tagliarvi, servendovi di una lama di un taglierino cercate di forzare la linguetta in modo da disincagliarla e di farla ritornare nella posizione originale. È altresì possibile che la linguetta si sia piegata; in questo caso raddrizzatela con l’uso di una pinza.
TELO STRAPPATO O BUCATO: molto spesso l’unica soluzione possibile è quella di sostituirlo ma se il danno ha dimensioni ridotte, potete rattopparlo con un tessuto impermeabile che dovrete fissare con della colla trasparente.
MANICO SPEZZATO: colla extra-forte e via, il gioco è fatto.