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Ortica – Utilizzi e Proprietà

Famiglia: urticacee
Genere e specie: Le specie più conosciute e diffuse sono l’Urtica dioica, pianta perenne alta fino a 150 cm, e l’Urtica urens, annuale e alta fino a 60 cm.
Altri nomi: ortica comune, orticamaggiore, ortiga garganella, rittica, ardica, lurdica
Parti impiegate: foglie, fusti rafici
Quando si raccoglie: Il periodo migliore per la raccolta della pianta intera va dall’inizio dell’estate fino ad agosto, prima della formazione dei semi. La pianta va tagliata 10 cm al di sopra del terreno e riunita in mazzi. Le radici vanno raccolte in autunno. Le ortiche raccolte all’inizio di maggio sono più ricche di elementi nutritivi.
Le radici si fanno essiccare al sole e si conservano in sacchetti.
La parte aerea della pianta si fa essiccare in un luogo caldo e buio (perderanno rapidamente tutta l’acqua) in modo che perda il suo potere orticante. Questo viene meno già dopo circa 24 ore o dopo bollitura.
Infine conservatele in scatole ermetiche o comunque che si chiudano bene, al riparo da polvere ed umidità.

PROPRIETA’ DELL’ORTICA
L’ortica (Urtica dioica) è una pianta della famiglia delle Urticacee.
Conosciuta da tutti proprio perché urticante, inguanto la maggior parte delle specie possiede, sul fusto e sulle foglie, numerosi peli che, quando toccati, si spezzano e lasciano penetrare nella pelle un fluido che causa un forte prurito. . ma l’ortica possiede moltissime proprietà.
Le radici dell’ortica comprendono i fitosteroli come la betasitosterina che sono in grado di impedire l’azione del DHT e contengono anche polifenoli, lignani e lectani, che sono sostanze ad attività antiossidante. Invece le foglie sono ricche di clorofilla, acido gallico, istamina, acetilcolina, carotene, vitamina C ed oligoelementi (silicio, ferro, potassio, calcio, manganese). A scopo curativo si utilizzano principalmente le foglie e le radici secche.

RICETTE e PREPARATI CON L’ORTICA
INFUSO
Infuso diuretico : 1-2 cucchiaini di erba secca per una tazza di acqua bollente in infusione 10 minuti. Massimo tre tazze al giorno.
Cottura al vapore: far avvizzire l’ortica con una breve cottura a vapore e consumare
Decotto di erba fresca: mettere 30 g di ortica fresca in 500 ml di acqua fredda e far bollire per 10 minuti. Bere caldo o freddo.
Tintura: porre 20 g di ortica essiccata in 100 ml di alcol al 25°C; lasciare macerare per 5 giorni, quindi filtrare.
Succo: può essere preparato usando un frullatore o uno spremitore domestico per ridurre in pasta la pianta. Strizzare la pasta in un colino o un filtro per gelatina per ottenere un succo. Ricordare che occorrono grandi quantità di erba fresca per ottenere poco succo (10 litri di erba fresca possono dare al massimo 100 ml di succo).
Impacchi: per gli impacchi si può utilizzare un infuso, un decotto oppure 5-20 ml di tintura in 500 ml di acqua calda; immergere un panno morbido e pulito nel infuso caldo o in un altro estratto a base di ortica. Strizzare il panno, applicare sulla parte interessata e tenere fermo il tampone. Quando inizia a raffreddare o ad asciugare, ripetere il trattamento usando la miscela calda.
Pomata: sciogliere 250 g di cera d’api sbiancata in un recipiente posta sopra una pentola piena d’acqua in ebollizione, versarvi quindi 30 g di ortica essiccata e far scaldare per circa 2 ore a fuoco bassissimo. Versare la miscela in un filtro di mussola posto sopra una caraffa. Adoperando guanti di gomma, poiché la miscela è ancora calda, spremerla attraverso il filtro della caraffa. Versare rapidamente il composto filtrato, finché e ancora caldo e quindi liquido, in vasetti di vetro scuro puliti, per la conservazione.
Polvere: l’ortica può essere assunta sotto forma di polvere mescolata ad acqua o sparsa di cibo.

COME USARE L’ORTICA IN CUCINA
Davvero versatile tante sono le ricette con l’ortica: frittate, omelette, minestre, risotti e ravioli. Il periodo migliore di raccolta è quando i germogli sono teneri; se la pianta è sviluppata bisogna staccare le foglie dal fusto che rimane duro. L’ortica va preparata al più presto dopo essere stata colta; si può conservare al massimo 1 o 2 giorni in frigorifero in un sacchetto per alimenti.

ALTRI IMPIEGHI
Già ampiamente conosciuta in passato. L’ortica trova vastissimo impiego in agricoltura e giardinaggio biologici. Di grande importanza è il macerato di ortica ricco di calcio, potassio e azoto; stimola la crescita delle piante, lo sviluppo delle radici e favorisce la respirazione.

Macerato d’ortica preparazione
Il macerato di ortica è ampiamente utilizzato in agricoltura naturale ed è altamente consigliato il suo utilizzo al posto di preparati chimici e inquinanti.
Si raccoglie la pianta intera senza radici, un chilogrammo di pianta fresca (o 200 gr di pianta essiccata) per ogni 10 lt d’acqua, fredda e possibilmente piovana oppure acqua di fonte.
Munirsi di un contenitore, meglio se di terracotta, ceramica o legno, no ai contenitori di metallo, versarvi l’ortica e l’acqua e mescolare una volta al giorno.
Il recipiente non deve essere chiuso ermeticamente per permettere il ricambio d’aria.
(tenderà infatti a sprigionare un odore forte)
Tempo di macerazione: macerato di 12 ore: si utilizza concentrato, spruzzato sulle foglie, per combattere gli afidi, in particolare all’inizio dell’attacco.
Macerato di 4 giorni: si utilizza diluito in acqua nella proporzione di 1:50 per combattere afidi e ragnetto rosso.
Macerato maturo di 15 giorni: si diluisce una parte di macerato di ortica per 10 parti di acqua e si irrora il terreno in vicinanza delle piante per stimolarne la crescita. Lo si può anche vaporizzare sulle foglie per favorire la formazione della clorofilla, ma in modo leggero e non troppo spesso, poiché potrebbe bruciare le foglie.
Il macerato di ortica non si impiega sui cavoli e su tutte le altre crucifere, poiché il suo intenso odore attira la cavolaia, sugli ortaggi e sulla frutta destinata alla conservazione in particolare zucche e mele; i trattamenti effettuati sul pomodoro e sul cetriolo debbono essere limitati esclusivamente al terreno per evitare l’insorgere di infezioni.
Quest’erba, pur essendo considerata una pianta infestante, esplica numerosi effetti benefici sulle piante che le sono vicine, in particolare verso le piante aromatiche nelle quali fa aumentare il contenuto in oli essenziali.

Tessuti con l’ortica
Dall’Urtica dioca si fabbricano ottimi filati sottili e flessibili che risultano anche forti e tenaci. La fibra di ortica è morbida, resistente e traspirante come il lino, brillante come la seta. È una fibra naturale biodegradabile al 100% che possiede anche proprietà antistatiche. Il fusto cavo conferisce proprietà termoregolatrici. La fibra può avere funzioni diverse a seconda di come la si torce. Se viene molto attorcigliata su se stessa, ostruendo completamente la parte cava che trattiene l’aria, la fibra assume caratteristiche simili al cotone. Mentre se attorcigliata poco, l’aria rimane all’interno della fibra e il tessuto che se ne ricava protegge dal freddo come la lana.
Attualmente si stanno producendo i tessuti di ortica o di ortica misto cotone, con i quali vengono realizzati capi di abbigliamento, tappeti, cuscini, rivestimenti interni per auto.
Sono tessuti ipoallergenici ed ecosostenibili, dato che la pianta dell’ortica non necessita di trattamenti chimici per crescere e svilupparsi, e per estrarre la fibra si possono adoperare anche metodi del tutto naturali, senza l’uso sostanze nocive per l’ambiente e per l’uomo.

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