Le larve di alcuni insetti, comunemente dette bruchi, possono danneggiare anche seriamente le piante coltivate, rodendone le foglie, i fiori e i frutti, e distruggendoli in pochissimo tempo. Il momento di più intensa attività coincide con la primavera, quando le larve escono dalle uova e cominciano la loro opera devastatrice.
Ecco come riconoscere alcune specie tra le più pericolose.
Cavolaia. Le larve sono generalmente verdi o gialle; divorano le foglie di qualsiasi varietà di cavolo, danneggiandole anche perché producono un essudato dagli effetti negativi sulla vegetazione.
Bruco del melo. Di piccole dimensioni e di colore rosa pallido, queste larve cominciano il loro ciclo vitale sulle foglie dei meli e dei peri, per poi trasferirsi sui frutti che stanno crescendo; durante l’estate penetrano all’interno dei frutti rodendone la polpa e dirigendosi verso il centro, dove anche i semi vengono erosi.
Bruco del pisello. La larva, di un pallido colore giallo-verdastro, scava una galleria nei baccelli del pisello, raggiungendo in questo modo i semi, dei quali si nutre con estrema voracità.
Tortricidi. Di queste larve esistono diverse specie, di aspetto anche differente, tutte in grado di attaccare il fogliame di piante da frutto, di cespugli di rosa e di altri arbusti ornamentali; sono riconoscibili per la loro abitudine di contorcersi a ritroso quando vengono disturbate.
Dorifora. Le larve, assai pericolose defogliatrici, attaccano soprattutto le piante di patata, rodendo la superficie delle ìoglie fino a lasciarne solamente le nervature; sono rossastre, caratterizzate sui fianchi da puntini neri. È, pericolosa anche la forma adulta, dalla caratteristica colorazione a strisce gialle e nere.
Lotta alle larve
Le larve possono essere debellate mediante l’impiego di PESTICIDI, la maggior parte dei quali agiscono per contatto o per ingestione: possono quindi essere distribuiti direttamente sugli insetti o essere assorbiti dalla pianta di cui le larve si nutrono.
Le piante infestate vanno trattate il più presto possibile, specialmente in quei casi in cui l’insetto penetra all’interno del frutto, ottenendo così una protezione dall’insetticida.
Polveri insetticide sono disponibili per trattare il terreno o le piante infestate; il trichloron, in particolare, si dimostra un ottimo preparato da impiegare su prodotti commestibili; la raccolta può essere fatta anche entro 2 o 3 giorni dall’ultima applicazione.
In aggiunta alla difesa con prodotti chimici sarà di aiuto una regolare pulizia manuale della pianta, al fine di rimuovere le uova e le larve visibili.