Le piante da appartamento vanno rinvasate non appena il vaso che le contiene si rivela troppo piccolo; i sintomi che manifestano questa necessità sono una crescita scarsa, o addirittura nulla, l’avvizzimento o l’essiccamento della pianta nonostante regolari innaffiature e la fuoriuscita delle radici dai fori di drenaggio.
Per prima cosa, estrarre con delicatezza la pianta dal vaso per poterne esaminare le radici: se sono strettamente aggrovigliate o contorte in spesse spirali, se hanno raggiunto la zona più superficiale del terriccio, se stanno emettendo numerose punte nuove, è venuto il momento di rinvasare.
Il momento migliore per portare a termine questa operazione è l’inizio del periodo vegetativo, specifico per ogni pianta (nella maggior parte dei casi coincidente con la primavera). Le piante ancora giovani di solito hanno bisogno di essere rinvasate in vasi più grandi una volta all’anno, mentre gli esemplari considerati già adulti necessitano di questa operazione ogni 2 o 3 anni. È meglio non rinvasare piante già deperite, in quanto si potrebbe peggiorare la loro condizione di sofferenza.
Quando una pianta ha raggiunto il massimo sviluppo fisiologico, una volta all’anno oppure ogni 2 anni è consigliabile sostituire i primi 5 cm circa di terriccio del vaso, cercando di non scoprire le radici; a tal fine, si userà della nuova composta fresca da invasatura.
Composte da invasatura
I terricci da invasatura devono contenere azoto, potassio e fosfati nelle giuste proporzioni; è importante che i terricci acquistati siano già sterilizzati. La COMPOSTA JOHN INNES è indispensabile nelle sue numerose varianti: usare la n. 1 per piante giovani o a crescita lenta; la n. 2 per piante già adulte o comunque ben sviluppate; la n. 3 per piante sviluppate, vigorose e a crescita rapida. Anche le composte da invasatura prive di terriccio e a base di torba sono adatte per le piante in vaso, purché si aggiungano dei fertilizzanti e della sabbia per migliorarne il drenaggio. Le piante invasate in questo modo devono inoltre essere concimate entro 2 mesi, mentre nel caso di composta a base di terriccio ciò non è necessario prima dei 3 mesi.
Vasi
Possono essere utilizzati sia vasi di plastica sia vasi di terracotta; le piante collocate in vasi di terracotta hanno minori probabilità di saturarsi d’acqua, ma richiedono innaffiature più frequenti.
Rinvasatura
Disporre del materiale di drenaggio sul fondo del vaso. Se il vaso è di terracotta e provvisto di un foro di drenaggio largo, coprirlo con un coccio appoggiato sopra, con la curvatura rivolta verso l’alto. Un grande vaso di plastica con tre o quattro fori di drenaggio necessita invece di un coccio sopra ciascun foro.
Un vaso provvisto di un singolo foro di drenaggio va riempito con un sottile strato di ghiaia da deporre sopra il coccio di copertura: ciò serve a migliorare ulteriormente lo sgrondo dell’acqua. Sopra il materiale di drenaggio, distribuire uno strato di terriccio fresco da invasatura leggermente umido; su questo terriccio collocare saldamente la pianta, circondandola infine con ulteriore terriccio fino a riempire il vaso. Al termine dell’operazione, la superficie del terriccio dovrebbe essere circa a 1,5 cm dal bordo nel caso di un vaso da 12 cm, e a circa 5 cm dal bordo nel caso di un vaso da 40 cm.
Quando è necessario, si tolgono le piante dal vaso per aumentare o ridurre, secondo le circostanze; lo strato di composta posto sul fondo, dopo di che si rimettono le piante al loro posto, assicurandosi che siano ben salde, centrate ed erette. Il nuovo terriccio fresco deve essere distribuito attorno alla massa radicale finché il vaso sarà riempito fino al livello suggerito. Alla fine del lavoro, premere delicatamente con le dita o con un pezzo di legno la composta; in particolare, comprimere con maggiore decisione le composte a base di terriccio rispetto a quelle a base di torba, senza tuttavia esagerare, altrimenti l’acqua potrebbe non riuscire a penetrare in profondità.
Mentre si riempie il vaso, al fine di disporre meglio il terriccio intorno alle radici evitando di lasciare spazi vuoti, battere il fondo del vaso sul tavolo di lavoro. Dopo aver invasato, innaffiare generosamente, facendo attenzione a inumidire soprattutto la circonferenza del vaso piuttosto che il centro; se necessario, dopo l’innaffiatura aggiungere un ultimo strato di composta.